sabato 19 marzo 2011

vite

Alice guarda i gatti e i gatti girano nel sole è un solo ritornello o forse Alice sta tra un piano e l'altro e osserva, osserva Agnese al quarto piano che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta. Forse Alice sono io ma non credo perchè io non amo i gatti anche se un giorno lo sposo è impazzito e ha detto io non ci sto più . Potrei essere Agnese se solo non avessi smesso di fumare ; in compenso c'è Cesare di fianco a me che fuma come un turco e l'ingresso di casa mia sa di fumo ma non mi importa, mica vivo all'ingresso io e intanto Cesare è rimasto solo ma non aspetta il suo amore  ballerina perchè tanto sa che non tornerà: le è venuto un ictus e se ne è andata lasciandolo pochi anni dopo il matrimonio. Si erano conosciuti in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Il giorno in cui lei era partita era rimasto un silenzio assordante nel condominio. Le grida, le bestemmie, le craniate contro il muro erano cessate e finalmente si poteva dormire. Quando torno' si portò appresso Lui e vissero felici e contenti per un paio d'anni, forse tre fino a quando non arrivo' l'ictus che la riporto' nell'inferno dal quale era tornata o forse in un mondo migliore o più verosimilmente da nessuna parte.
Fatto sta che dietro ogni porta c'è una vita e dove c'è una vita c'è sempre una storia.
Forse Alice sta al primo piano. Vive sola in una casa enorme dopo che le sono morti tutti e le è rimasto solo il figlioletto mentre il marito ha pensato che tutto sommato stava meglio al paese suo e ci è tornato e tanti saluti e baci .
Le due zitelle del secondo piano non si vedono quasi mai, escono al mattino e tornano la sera. Fanno la spesa all'Esselunga il sabato pomeriggio e passano le domeniche in pigiama che tanto poi c'è davanti tutta la settimana per vestirsi e andare al lavoro.
Per il centocinquantesimo dell'unità d'Italia ha piovuto tutto il santo giorno . La mattina mi sono infradiciata girando per il mercato , cercando invano un paio di jeans e ravanando tra borse e scarpe di qualità scadente che poi , strano ma vero, ho deciso di non comprare. Sono tornata a casa trascinandomi stancamente sulle  gambe. Il bruciore alla gola andava sempre più peggiorando e anche l'intestino dava cattivi segnali. Ho mangiato controvoglia non ricordo cosa e mi sono messa a letto.
Quando mi sono svegliata, nel tardo pomeriggio, ho acceso il televisore . Su Rai movie davano un film sul famoso poeta anglo-americano Thomas S. Eliot.  La solita storia dei poeti dannati ma più che dannato mi è parso un grandissimo figlio di buona donna. Lui e i suoi sensi di colpa che si trasformavano in versi bellissimi mentre la di lui moglie invecchiava e moriva sola e dimenticata dal mondo dentro un ospedale psichiatrico perchè ritenuta troppo estrosa , troppo irruente schizzata ed invandente ed invasiva, un tantino eccentrica fors'anche un tantino scomoda per un poeta con una reputazione da difendere e allora meglio rinchiuderla e sparire dalla sua vita tra sensi  di colpa certo, grandissimi sensi di colpa. Dio solo sa quanto deve aver sofferto il caro T. S. Eliot mentre sfornava liriche a raffica e si faceva un nome , una carriera, un posto nella storia.
Clap, clap, clap. Applausi a non finire mentre lei moriva sola; mai una visita, nemmeno una lettera.
Ma così va il mondo. Siamo tutti poeti e abbiamo un cuore immenso e lo mettiamo bene in evidenza nero su bianco perchè così questo mondo ci ama mentre lasciamo morire chi amiamo perchè potrebbe impedirci di diventare grandi tra i grandi e ...oh insomma, mi è vunuta una rabbia tale che avrei buttato il televisore dalla finestra.
E non so come mi sono ritrovata a pensare a me, a Cesare, alle zitelle del secondo piano, ad Alice , al silenzio assordante che resta quando un drogato parte per una casa di recupero e tutto sommato ho pensato che  l'odore di fumo stagnante che passa sotto la mia porta e infesta l'ingresso del mio appartamento non è una cosa grave. Del resto se avessi continuato a fumare ,probilmente, non ci avrei nemmeno fatto caso.

CHASINGPAVEMENT  DOVREI ARRENDERMI O ANDARE AVANTI?

20 commenti:

  1. sono incantata mia cara.
    tristemente vera la tua considerazione riguardo all'essere tutti poeti dal cuore immenso. io però non ho sentito rabbia - eravamo entrambe sul divano a guardare quel film - ma strazio.
    scrivi ancora, non smettere...

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  2. hai ragione Shady, uno strazio. ma il personaggio di Vivian, alla fine, ha confermato quello che penso da sempre: le donne nella loro vulnerabilità sono paradossalmente la parte più forte del genere umano.
    (è bello sapere che c'eri anche tu, lì con me...:**)

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  3. ma grande come sempre nel raccontare emozioni! E un po' Bohemmienne e decadente nell'approccio... mitica! Però io sono fermamente convinto del contenuto di uno slogan tipicamente da maratoneti: "barcollo ma non mollo" :-))

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  4. Ma Alice non era la tipa nel paese delle meraviglie? Sempre avanti e sulle donne forti avrei da dire,credo lo siano davvero quelle che non lo dichiarano...per mia esperienza. In realtà la vera forza si nasconde nell'apparente fragilità: penso ai freni in ceramica,tanto per dire.

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  5. non ci sono donne forti o donne fragili, ci sono donne e se cerchiamo di catalogarci così ci sbagliaremo sempre.
    io sono forte per coloro che guardano la mia vita, il trascorso, il coraggio, la lotta e questa è una fregatura perchè costoro - per ragioni di comodo - dan per certo che qualunque cosa succederà, proprio in nome della forza che ho dimostratio d'avere, ne uscirò viva e mica ci pensano che questa donna con i pantaloni da soldato a volte vorrebbe solo poggiare il capo e sapere che qualcun'altro, per qualche momento, penserà a lei.
    poi ci sono coloro che conoscono i miei momenti di sconforto, le ferite, le lacrime che non so trattenere e che si inteneriscono, mi trattano come una bambina e mi irritano.
    le donne sono tutte intere. basterebbe non stereotiparle e non "vederle" per come ci piace, ma guardarle per quello che sono.
    anche gli uomini eh ;-)

    forse lo strazio che sentivo, veniva proprio da questo: vedere Viv "incastrata" in un'immagine e sentirne l'anima in prigione e mancanza d'accoglienza.

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  6. la Shady ha ragione, non c'è cosa peggiore che sentirsi dire :" dai che tanto sei forte..."
    In quel momento capisci che sei sola e che puoi contare solo su di te.
    E le donne vanno prese per intero , altra cosa degna di essere presa in considerazione, cari signori uomini...
    Yent:davvero mi trovi decadente nell'approccio???:((
    Aut:ho dei freni inibitori qualche volta ( di ceramicaaaaaaaaa...???)

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  7. I freni inibitori sono il male del mondo ma apprezzo chi li ha perché non c'è nulla di più appagante che farli saltare. Concordo sulla mancata categorizzazione ma questa spesso deriva appunto da chi ne parla,esattamente come avevo scritto. Mi spiego: le donne che più m'hanno colpito sono quelle dette 'forti' l'exdonnadeisogni avrebbe potuto esser la regina di queste e non c'era secondo in cui non si definisse tale...peccato che fosse un ming,di una fragilità entusiasmante [amo i contrasti,i chiaroscuri,gli accostamenti azzardati]. È questo che mi sconcerta a volte: ho letto la descrizione di ciò che credo possa esser l'animo di OGNI essere umano,forte e debole,però continuo a credere [per mia esperienza] che ci siano persone [donne nel mio caso] che cadono esse stesse nello stereotipo e quando fai loro notare che esita anche un [loro] lato diverso ne negano la presenza. Da qui il casino...e l'arrivedercitantisaluti.

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  8. AUT: Ma una foto di ste donne "se pò vedè"?

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  9. Non mi parrebbe carino nei loro confronti,se mandassero in giro foto mie [una cogliona l'ha fatto] m'incazzerei. L'exdonnadeisogni l'ha vista un'amica,comunque nel caso pubblicherò l'album delle figurine ahahah!

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  10. Uh,dimenticavo,una era esattamente l'anno scorso dal Jerry nazionale e l'hanno vista in parecchi ;)

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  11. ossignur! Pensa se fosse diventata milionaria...cosa ti saresti perso....:)

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  12. Veramente ora che mi ricordo erano due anni fa e comunque la svizzera lo era molto di più,soldi a palate. Non sono bastati,costo troppo :DDD

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  13. Dietro ogni porta c'è una storia e sentirle raccontate da te è tutta un'altra cosa :*

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  14. Comunque secondo me tu sei Lilì Marlen, bella più che mai :)

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  15. una porta e una storia dietro.. vero.. come nelle sale d'attesa, quando guardi chi hai di fonte cerchi di capire la sua storia, dalle mani, dalle scarpe, dagli occhi... ma nel tuo caso un pò di storia la conosci già.. :-)ma non è il gossip della vicina di casa, è raccontare frammenti di vita. ciao! Cio.Van

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  16. Ciò! che bello vederti qui. Hai visto chi c'è anche ? ;)E' verissimo quello che hai scritto. Guardiamo le persone e cerchiamo di immaginare la loro storia. Ma allora gli altri lo fanno anche con me!!! Penso che dovrei curare di più la mia persona...:)))

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  17. Soldata Scheggiata, che domande fai? si va avanti! Doloranti, ferite, puzzolenti di fumo altrui, ma si va avanti...noi conosciamo la nostra fragilità, ed è per qeusto che siamo forti. Basta che non ce lo dicano però, anch'io vado in bestia quando mi dicono !ah ma tu sei forte, hai superato quel che hai superato", ma io non ho superato, sono sopravvissuta,
    (però ora metto sempre la freccia:)

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  18. Frammy, ti aspettavo. Sai che non riesco più ad entrare nel tuo blog? Il mio pc ha bisogno di una bella resettata...
    Ci sono casi in cui ai sopravvissuti dovrebbero dare una medaglia, per quello che hanno provato. Tutto il resto sta nelle mani di Dio o del caso. Chi lo sa...:*

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  19. Fortuna ora entri dinuovo da me! mi sa che tu sei più incasinata di me...mi mancano i tuoi post :). bacio grande beddra!

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